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12-04-2014

Aldo Agnelli - uno scatto lungo 90 anni

Aldo Agnelli. Uno scatto lungo 90 anni
Incontro pubblico con Aldo Agnelli, fotografo del secondo Novecento di Alba e della Langa, in occasione dei suoi 90 anni.
Sabato 12 aprile 2014, ore 17.30
Auditorium della Fondazione Ferrero, Strada di mezzo 44, Alba.
Ingresso libero

L’autore
Aldo Agnelli è il decano dei fotografi albesi, colui che ha costruito attraverso più di mezzo secolo di scatti l’immagine fotografica, e dunque culturale e sentimentale, di Alba e delle Langhe. Figlio d’arte di Piero Agnelli, grande ritrattista, milanese trasferitosi ad Alba e titolare di uno studio-negozio fin dagli anni Venti, Aldo (nato nel 1924) è entrato molto giovane nell’attività, affiancato in seguito dai fratelli minori Enzo e Giorgio.
Aldo teneva inoltre per sé una vetrina sulla via, dove esponeva allo sguardo e all’intelligenza dei passanti le fotografie che scattava nel corso delle sue uscite sulle colline, al di fuori degli obblighi lavorativi.
La vetrina di Aldo è stata la prima forma di pubblicazione di immagini oggi diventate “classici” del Novecento albese. I ritratti e gli scatti alle persone, colte al mercato o in una cascina; i paesaggi naturali e sorprendenti delle Langhe (specie dell’alta Langa); le fotografie prese all’amico scrittore Beppe Fenoglio durante le comuni (e amatissime) uscite a piedi sulle colline, sono i capitoli più noti di un corpo d’opera imponente e oggi consacrato per il suo contenuto e per un approccio stilistico, un “trattamento”, rispettoso e partecipe, che fa di Agnelli un autore di portata molto superiore ai confini locali.

Vite da cani
Agnelli ha pubblicato nella sua carriera tre antologie fotografiche: Alba e la sua Langa (Cuneo, AGA, 1970); Alba Langhe Fenoglio (Boves, Araba Fenice, 2001); C’era una volta la Langa (Savigliano, L’Artistica Editrice, 2007). Oggi fa uscire un quarto, inedito “capitolo”, con Edizioni Albesi, intitolato Vite da cani.
Vite da cani è un piccolo libro, che racchiude però un grande slancio di creatività e determinazione. Realizza infatti nelle sue pagine un progetto accarezzato dal suo autore negli ultimi anni: quello di pubblicare una serie di scatti dedicati ai cani da pagliaio, le “bestie” che passavano una vita intera alla catena nelle cascine di Langa, inserite ai margini di un sistema economico e di vita duro e preciso. Più di trent’anni fa, Agnelli ne aveva fatto una vetrina, in negozio; oggi ha ripreso quel racconto, in una nuova veste, che testimonia la sua immutata curiosità e volontà, a dispetto degli anni, di rapportarsi con l’attualità. Il libro accosta infatti, con studiata precisione, ritagli di articoli usciti sul quotidiano “La Stampa” in anni recenti, e da Agnelli conservati insieme alle stampe delle sue fotografie: sono articoli che dicono della presenza e del ruolo del cane nella società di oggi, e diventano un controcanto didascalico alle immagini in bianco e nero scattate decenni or sono.
Il libro ripropone anche una fotografia con Beppe Fenoglio, presa nell’aia di una cascina in compagnia di uno di questi cani da pagliaio: è un’immagine di cui si offre una rilettura inedita, così come inedito è un “omaggio” al film di De Sica Umberto D., che chiude il volume.

Per informazioni: info.cultura@fondazioneferrero.it

Edizioni Albesi – MediaGranda edizioni.albesi@alice.it www.edizionialbesi.com